Uno studio Edelman rileva la percezione sul futuro dell’intelligenza artificiale.

Quasi ogni giorno la tecnologia celebra nuovi risultati nel perfezionamento degli strumenti di intelligenza artificiale, dalla medicina alla previsione di terremoti, dall’agricoltura alla tutela della natura. Dall’indagine Edelman emerge che la maggior parte della popolazione americana ne vede chiaramente i benefici, ma molti temono che l’intelligenza artificiale migliorerà solamente la vita dei ricchi, mentre danneggerà quella della popolazione povera e, in generale, avrà un impatto negativo su tutta la società.

Secondo lo studio Edelman, Il 60% del pubblico generale e il 54% degli executive del tech credono che una regolamentazione in materia di intelligenza artificiale sia fondamentale per il suo stesso sviluppo. Condotta dagli esperti Edelman del centro di Intelligenza Artificiale in collaborazione con il World Economic Forum, l’indagine consiste in un confronto su come l’intelligenza artificiale viene percepita dal pubblico generale da un lato, e dagli esperti del campo dall’altro.

Se il 91% degli esperti e l’84% del pubblico generale credono che l’intelligenza artificiale rappresenti la prossima rivoluzione tecnologica, rimangono non poche preoccupazioni per la società, per il settore del business e per i governi stessi: i cosiddetti smart toys, per esempio, essendo generalmente muniti di telecamere e microfoni, potrebbero minacciare la privacy dei bambini; la stessa manodopera meno qualificata potrebbe essere sostituita da macchine di intelligenza artificiale, impattando in maniera negativa gli strati più poveri della società.

Lo studio, inoltre, si concentra sul fatto che l’atrofia dell’utilizzo delle capacità intellettive sarà direttamente proporzionale alla diffusione degli strumenti tech in tutte le sfere umane. Circa un terzo di entrambi i gruppi (30% della popolazione generale e 33% degli esperti), infine, è preoccupato, per l’impatto dei cosiddetti “deepfake” video in cui gli strumenti di intelligenza artificiale falsificano la realtà e manipolano le percezioni del pubblico attraverso audio e immagini fasulli. Questo genere di video, infatti, veicolando eventi o discorsi che, in realtà, non sono mai accaduti, eroderebbe la fiducia degli internauti nelle informazioni a disposizione. La sottile linea tra ciò che è reale e ciò che non lo è ne uscirebbe spezzata, e la grande scommessa è valutare se le persone siano in grado di vivere in un mondo in cui esiste una verità non credibile.

“Il nostro sondaggio attraversa tutte le questioni relative all’intelligenza artificiale, da quelle più ovvie ad impatto positivo in campi quali la salute e la produzione industriale, a quelle che ne rivelano i suoi lati più oscuri”, afferma Sanjay Nair, capo globale del settore tech in Edelman. “Entrambi i gruppi hanno mostrato interesse e curiosità, sebbene ci siano ancora una sostanziale incertezza e preoccupazione riguardo all’eventualità che l’intelligenza artificiale possa causare perdita di lavoro, ineguaglianza salariale ed isolamento sociale.

Qui i principali risultati:

  • Il 54% del pubblico generale e il 43% degli esperti del tech affermano che l’IA danneggerà i poveri; rispettivamente il 67% e il 75%credono che solamente i ricchi ne beneficeranno;
  • 71% del pubblico generale e il 65% degli esperti del tech sono preoccupati che l’IA determinerà un ridimensionamento delle capacità intellettive degli esseri umani;
  • 74% del pubblico generale e il 72% degli esperti del tech dicono che i dispositivi di IA più smart ridurranno il bisogno delle persone di interagire tra di loro, generando isolamento sociale;
  • 81% del pubblico generale e il 77% degli esperti del tech credono che gli sviluppi dell’IA causeranno probabilmente una reazione imprevedibile da parte della società, che se ne sente minacciata;
  • 51% del pubblico generale e il 45% degli esperti del tech concordano circa il fatto che i video “deepfake” possano generare una totale sfiducia da parte degli utenti nel ritenere credibili milioni di informazioni.

Secondo Kay Firth-Butterfield, capo del settore artificial intelligence and machine learning presso il World Ecomic Forum, “L’indagine ha coperto ed affrontato molti temi. Le incertezze circa gli sviluppi dell’intelligenza artificiale chiamano business e governi a riflettere sul tema e ad agire sulle numerose questioni ancora aperte, così da evitare che i potenziali effetti distruttivi dell’intelligenza artificiale prendano il sopravvento su tutti i vantaggi che, invece, dalla stessa tecnologia derivano. È necessario che la comunità globale sia consapevole circa i fattori di rischio associati agli sviluppi dell’intelligenza artificiale; altrettanto importante è fare in modo che i vantaggi di questo tipo di tecnologia siano distribuiti in maniera proporzionata a tutta la società.

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