#1 Il nuovo Copyright Europeo

Negli ultimi giorni chiunque abbia provato a cercare una voce su Wikipedia si è trovato di fronte una pagina oscurata che recitava: “questa può essere la nostra ultima opportunità”.

È infatti stata approvata dal Consiglio Europeo la nuova direttiva sul diritto d’autore che regolamenta il copyright. Sono stati due in particolare gli articoli, 11 e 13, che hanno sollevato numerose polemiche: questi riguardano rispettivamente il compenso dovuto agli editori nel caso di riutilizzo di articoli giornalistici e la responsabilità delle piattaforme online.

L’articolo 11 concede agli editori l’esclusività di autorizzare la ripubblicazione di articoli. Questi e tutte le notizie dovranno essere soggette a licenza, tranne nei casi di “singole parole” o “brevi estratti”.

L’articolo 13 invece stabilisce che tutte le piattaforme online che consentono il caricamento di contenuti da parte di utenti (proprio come Wikipedia) devono acquisire specifiche licenze per tali contenuti.

Bruxelles ha approvato con 348 voti a favore la riforma il cui scopo sarebbe contrastare le Big Tech americane, che hanno sfruttato la loro posizione in proprio favore nelle ricerche internet e nella gestione di dati riservati degli utenti, e impedire che il loro dominio assoggetti anche l’Europa. Rimangono tuttavia dubbi su come Bruxelles intende affrontare la questione: di fronte a colossi come GoogleAmazonApple (solo per citarne alcune) ricorrere all’Antitrust forse non è sufficiente, e nemmeno sarebbe una mossa in favore degli utenti e delle realtà aziendali che oggi godono dei benefici del Big Tech. Dunque, la domanda è: cosa e come faranno utenti e aziende, specialmente le piccole, che basano parte della loro attività su contenuti online queste nuove norme?

#2 Facebook: da “piazza pubblica” a “salotto di casa”

In una nota scritta sul social network, il patron di Facebook Mark Zuckerberg condivide i suoi piani per integrare InstagramWhatsapp e Messenger al fine di spostare gli utenti verso conversazioni private: la strategia esposta nel suo Manifesto della Privacy, così come lo chiama Zuckerberg stesso, prevede uno spostamento delle interazioni Facebook da quella che oggi è una vera e propria “piazza pubblica” virtuale ad un più ristretto “salotto”.

Negli ultimi anni la piattaforma ha visto le critiche di molti proprio a causa della sua  privacy policy, che ne ha minato la reputazione generale. Ma Zuckerberg sembra essere questa volta intenzionato ad assecondare il desiderio degli utenti di comunicare in modo privato con i propri amici e/o contatti, tutelandone le conversazioni e facendoli sentire come nel proprio salotto di casa: un ambiente familiare e protetto. Nella sua nota sottolinea infatti che «la privacy dà alle persone la libertà di sentirsi ed essere sé stessi e dialogare in modo più naturale. Questo è il motivo per cui esistono i social network».

#3 Dallo shopping online al social-commerce: come fare acquisti su Instagram

Da tempo Instagram stava lavorando per integrare l’e-commerce alla piattaforma: fino a questo momento faceva da semplice veicolo tra consumatore e sito di riferimento, dove di fatto si svolgevano gli acquisti. Da oggi, per il momento soltanto negli Stati Uniti, acquistare direttamente su Instagram sarà possibile cliccando sul nuovo pulsante blu “Checkout on Instagram”: dopo aver inserito la mail, confermato il metodo di pagamento e l’indirizzo di spedizione la app provvederà a completare l’ordine. Ci si aspetta che la funzione diventi presto disponibile in molti altri paesi.

La novità di Checkout ha l’intento di agevolare e rendere più veloce lo shopping online sulla app. La versione base mette a disposizione prodotti di più di 20 brand tra cui Nike, Adidas, H&M, Zara, Mac Cosmetics, fino ai lussuosi Michael Kors, Oscar De La Renta, Dior, Prada.