LA SFIDA DEL PAID SEARCH

Online le pubblicità sembrano essere quasi diventate parti delle stringhe di codice HTML.
Nonostante ci siano molti canali e opportunità per ‘spingere’ le pubblicità online, il paid search è probabilmente il mezzo migliore per portare conversioni e un ritorno sull’investimento.

Gli utenti che comprano online sono il target delle pubblicità che si trovano sui motori di ricerca, i quali tendono a spingere le pubblicità sulla base dei bisogni dei consumatori, in tempo reale.

La sfida che si trovano a dover affrontare – ovvero portare il messaggio giusto nei modi giusti agli utenti sui motori di ricerca- è di una difficoltà non indifferente. Ma qui viene in soccorso il paid search, per natura programmatic.

Spingere la giusta inserzione è cruciale nel portare clic e vendite, e il marketing dovrebbe tenere a mente ciò che ha funzionato in precedenza per costruire la loro strategia futura e assicurarsi che i messaggi dei brand abbiano una risonanza tra il pubblico che hanno scelto di colpire.

Ecco alcuni tip se si sceglie di usare questa tipologia di canale.

CONOSCERE I FONDAMENTALI

I titoli sono le parti che di solito un utente noterà come prima cosa in una pubblicità, e la descrizione permetterà al marketing di dare all’utente più notizie sul prodotto o sul servizio pubblicizzato.

L’URL mostrato di solito include due percorsi, fatti su misura per il cliente che si vuole colpire, e che dà all’utente stesso un’idea di quello che ci si deve aspettare dopo che avrà cliccato.

RACCOGLIERE DATI

Un altro suggerimento è quello di estrapolare dati dal paid search per determinare quali pubblicità diano maggiori risultati e usare ciò che si apprende per ottimizzare e aumentare le performance.

Per raccogliere delle informazioni utili, il marketing dovrebbe prima ricavare dagli insight quale variabile testare e poi strong>creare il messaggio da costruire.

TESTARE SU ALTRI CANALI CON I GIUSTI INSIGHT

Ultimamente ci siamo ritrovati a fare un A/B test per vedere se il “Risparmia il 55%” desse più risultati di mettere il prezzo reale con il 55% del prezzo in meno.

Una volta che il test ha raggiunto insight importanti a livello statistico, abbiamo determinato che il “Risparmia il 55%” ha generato un ritorno sull’investimento pubblicitario del 59% in più che della seconda opzione.

Di conseguenza quest’ultima non sarebbe stata implementata per il paid ma spostata su altri canali, per verificare se produrrà o meno risultati simili.

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