Come dimostrano i dati dell’ultimo “Connected Crisis Study” di Edelman, la Gestione di Crisi è l'area di responsabilità in più rapida crescita per i CCO (Chief Communications Officers) e i CMO (Chief Marketing Officers), accanto alle attività a sostegno di Diversità e Inclusione in azienda. Un quadro sorprendente, soprattutto se si considera che, tradizionalmente, il Crisis Management non è una componente centrale del ruolo del CMO.

Secondo lo studio di Edelman, le ragioni sono da ricercare nelle crescenti aspettative di "iper-trasparenza" da parte dei consumatori e nelle pressanti richieste, da parte degli stakeholder, di azioni immediate per risolvere le problematiche e le crisi più urgenti.



Tuttavia, il 60% dei responsabili della comunicazione intervistati dichiara di non disporre di adeguate competenze per gestire le molteplici situazioni di crisi e le difficoltà che si trovano ad affrontare oggi.

Negli ultimi cinque anni, le esigenze e le attese da parte dei consumatori, della Gen Z (che secondo il 60% degli executive detiene il potere di sconvolgere le regole del business), e di tutti gli stakeholder, sono aumentate notevolmente, lasciando le organizzazioni costantemente esposte al rischio di incorrere in una crisi aziendale.

La ricerca ha rilevato che, accanto alle principali preoccupazioni - come le minacce alla sicurezza informatica (83%), le ripercussioni di problemi legati alla catena di approvvigionamento (78%), o quelle relative alla diversità e all'inclusione (76%) – a preoccupare i dirigenti sono innanzitutto le sfide che riguardano il contesto lavorativo (88%).



Sembra, infatti, che saranno proprio le problematiche connesse alla forza lavoro a costituire la prossima ondata di potenziali crisi per le imprese, richiedendo una buona preparazione da parte di CCO e CMO. Questi dovranno essere pronti a ridurre al minimo il rischio e rispondere con tempestività alle situazioni più critiche.

Lo scenario del Crisis Management è in rapida evoluzione e i leader aziendali non possono esimersi dal proteggere il proprio capitale di Fiducia e prepararsi a fronteggiare i rischi futuri. Le aziende percepite come più affidabili, infatti, sono anche quelle che subiscono meno i contraccolpi di una crisi.

Edelman, che può ormai fare affidamento su oltre 20 anni di analisi sul tema “Trust”, adotta un approccio guidato dai dati e si serve di strumenti all'avanguardia per una gestione ottimale della crisi in tutte le sue fasi. Per scoprire i dati del “Connected Crisis Study” 2022, gli approfondimenti e le indicazioni redatte dai nostri esperti, visita la pagina dedicata.