Lo storytelling ha subìto una drastica evoluzione negli ultimi dieci anni grazie alla tecnologia, che permette ai brand non solo di trasmettere i propri contenuti, ma anche di mostrarla attraverso elementi di forte impatto visivo e interattivo.
La realtà aumentata e quella virtuale sono solo due esempi di ciò che conferisce ai brand l’abilità di stabilire un contatto con il loro pubblico in un modo molto più diretto e personale.

Come è stato constatato al Festival della Creatività di Cannes di quest’anno, non appena la realtà aumentata e quella virtuale sono diventate fruibili su larga scala, le opportunità di fare leva su queste tecnologie in modo creativo continueranno a crescere. Vediamo alcuni dei takeaway più importanti.

REALTÀ AUMENTATA

La realtà aumentata è un medium emergente che sta crescendo rapidamente in un’ottica di storytelling. Su una vasta scala sociale, i consumatori sono stati introdotti alla realtà aumentata tramite le Snapchat lenses. Da allora, Facebook e altre app mobile hanno portato un’offerta simile sul mercato. Recentemente Brud, un’agenzia con sede a Los Angeles, ha introdotto nel mondo di Instagram un’influencer in computer grafica chiamata Lil Miquela: è un esempio di cosa il futuro riserverà alla realtà aumentata e di come questi personaggi sviluppino delle digital personas che possono sfociare in interazioni con il mondo reale.

Sul fronte della pubblicità sui dispositivi mobili, la realtà aumentata al momento presenta due possibili interazioni con il consumatore – tramite app e browser – entrambe possibili attraverso le nuove fotocamere HD integrate negli smartphone.
Quando un’esperienza di realtà aumentata è inizializzata, l’ambiente che circonda l’utente è “catturato” attraverso la fotocamera. La visione computerizzata, la machine learning e la mappatura dei luoghi sono tutte componenti del processo.

L’introduzione dell’ARKit e dell’ARCore avvenuta l’anno scorso ha reso le app tradizionali di realtà aumentata molto più dinamiche e accessibili. Ci sono dei limiti alla realtà aumentata sul browser mobile, ma la distribuzione è molto più grande che nell’esperienza di uso delle app. La realtà aumentata su browser è accessibile a ogni utente con un device mobile provvisto di fotocamera e connessione a Internet; fa leva sullo Javascript per impacchettare e dislocare la creatività in realtà aumentata, come una libreria visual computerizzata, e funziona sia sulle piattaforme iOS che Android.
Se un brand fosse interessato a testare la realtà aumentata, quella su browser è una grande novitànell’ambito dello storytelling.

REALTÀ VIRTUALE

Il mercato della realtà virtuale è pervaso dalla frenesia, dalle aspettative irreali e dalle conseguenti riconsiderazioni.
A seguito delle oscillazioni nel sentiment intorno a questo fenomeno, stiamo entrando in una fase in cui sia le aziende che i consumatori ora hanno delle prospettive realistiche su cosa riserverà nell’immediato futuro la realtà virtuale.
In passato, i limiti tecnologici hanno impedito la fruizione di una realtà virtuale in HD sui dispositivi mobili. Per avere un’esperienza ottimale della realtà virtuale, i consumatori avrebbero avuto bisogno di acquistare una serie di attrezzature il cui valore di mercato si sarebbe aggirato intorno ai 500$, più o meno. I recenti sviluppi nel campo dei chip, come la piattaforma Qualcomm XR1, aiuterà a rendere di largo consumo un tipo di realtà virtuale più portabile.
Questa piattaforma è stata creata per cuffie autonome e non hanno bisogno dell’ausilio di computer potenti. Questo tipo di innovazioni aiuterà a reintrodurre la realtà virtuale tra i consumatori e auspicabilmente a guardare verso la creazione di esperienze in HD, che potranno essere fruibili su più larga scala.

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