"Faremo i conti con nuovi modi di intendere le relazioni, gli scambi, la presenza.
E se lo faremo andando al nocciolo della questione – l’esperienza intellettuale, emotiva, corporea – torneremo live con un rinnovato potenziale, integrando mondo reale e mondo virtuale in modo complementare.”
(Laura Cantarelli - Direttrice RCS Live)


Annullato o rinviato per pandemia.

È toccato alle Olimpiadi di Tokyo, al campionato di calcio Euro 2020, al Festival di Cannes. Così come a migliaia di piccoli o grandi eventi musicali, culturali e sportivi, a congressi di settore, conferenze e appuntamenti per i media.

Un settore che vale l’1,7% del Pil italiano1, che il virus ha messo in panchina e che ora deve fare i conti con le nuove abitudini di fruizione degli italiani. Confinati a casa e obbligati al cosiddetto smart working, milioni di persone hanno migliorato la propria dimestichezza con la tecnologia, lo streaming e i meeting virtuali. Così più di 1 su 4 (il 26,7%) ha significativamente aumentato il tempo dedicato allo streaming di film o show, il 9% quello di musica e audio2, mentre in tutto il mondo si è registrato un boom delle videochiamate di gruppo (l’app Zoom ha visto crescere del 1300% i download giornalieri) 3.

Dall’altra parte, le aziende hanno cercato di reagire in tutti i modi. Hanno tentato eventi distanziati (prima del lockdown), hanno macinato ore di dirette streaming e in alcuni casi hanno provato a compensare il distanziamento fisico. Ha avuto un buon successo, ad esempio, l’estensione gratuita Netflix Party, che simula virtualmente l’esperienza di guardare la tv con gli amici e la famiglia.

Ecco che la pandemia ci sta costringendo a reinventare il settore degli eventi, come ha spiegato Laura Cantarelli, Direttrice RCS Live: “Ancora frastornati, stiamo tutti tentando di agire nell’immediato convertendo gli eventi in occasioni di fruizione digitale, con formule convincenti per un media che rappresenta un forte asset nei piani di comunicazione delle aziende. Ma nel giro di breve passeremo da questa operazione di conversione (tattica) a processi di invenzione (strategica) più radicali, per rimettere al centro l’esperienza”.

Sappiamo che la ripartenza degli eventi sarà lenta, che dovremo assicurare la distanza minima e la limitazione dei contatti fisici. Così ci prepariamo con consapevolezza e con due riflessioni.

1) Dovremo mettere al centro l’esperienza. Salvaguardare gli eventi che necessitano di un’esperienza multisensoriale o che implicano il coinvolgimento attivo dei partecipanti.

2) La fruizione digitale non potrà più essere liquidata come collaterale o come semplice conversione di un evento live, dovrà essere integrata come leva strategica nella pianificazione degli eventi. Ciò ci permetterà di superare i limiti dell’evento virtuale, in cui si perdono la fisicità, parte della gestualità (tipicamente mediterranea) e si smarrisce la tridimensionalità delle relazioni (la «profondità» delle persone).

"Ancora frastornati, stiamo tutti tentando di agire nell’immediato convertendo gli eventi in occasioni di fruizione digitale, con formule convincenti per un media che rappresenta un forte asset nei piani di comunicazione delle aziende. Ma nel giro di breve passeremo da questa operazione di conversione (tattica) a processi di invenzione (strategica) più radicali, per rimettere al centro l’esperienza. Dobbiamo creare nuovi contenitori esperienziali per rispondere al bisogno di incontro e prossimità, a cui di certo non possiamo rinunciare né come persone, né come aziende, né come società."
(Laura Cantarelli - Direttrice RCS Live)


Antonello Chieca, Strategic Planner Edelman Italia

Scarica l’infografica di Edelman Italia per la comunicazione nel Post pandemia

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1Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi di Università Cattolica ASERI per FederCongressi & Eventi

2Elaborazione Edelman Italia su dati Global Web Index, 31 marzo-2 aprile 2020

3Dati elaborati da Apptopia, 21 marzo 2020