INSIGHT

Oltre 2 milioni di persone nel mondo soffrono di Sclerosi Multipla, di cui 72mila casi in Italia. La sclerosi multipla colpisce di solito in giovane età e rende il futuro incerto. Chi ne soffre non può prevederne gli sviluppi, l’effetto o le tempistiche. Tuttavia, il dibattito online e le pubblicazioni dell’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda), sia online che non, hanno dimostrato che per molti pazienti la vita non si ferma.

Biogen ha chiesto a Edelman di sviluppare un programma di comunicazione creativo e strategico che mostrasse il vero volto della sclerosi multipla e creare un movimento d’opinione, rendendo note le tante voci che provano a convincere il mondo: “Io Non sclero per vivere una vita normale”.

IDEA

La campagna ha svelato la vera faccia della sclerosi multipla attraverso un approccio non convenzionale con l’ideazione di un claim ironico e provocatorio, “Io non sclero”, in grado di cambiare il tono e permettere o ai pazienti di trovare la loro vera voce. La vera sfida era sostenere i pazienti nel guardare al proprio futuro come ogni altra persona.

Il programma è partito con la creazione e la produzione di una web serie composta da sei episodi. 

Giunta ora al terzo anno, la campagna ha prodotto 7 nuovi episodi, organizzato incontri speciali in occasione della Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla, lanciato una call to action per i fan invitando a inviare video-messaggi di positività e creato un e-book “Io non sclero” per mostrare le storie di vita vera e molti messaggi e commenti della community, da cui è nata una versione cartacea grazie alla partnership con Mondadori.

Impatto

La campagna ha dato vita a un tono più positivo e scanzonato, che ha emozionato il pubblico.

Nei primi 6 mesi dopo il lancio, abbiamo generato oltre 69 milioni di media impression, il sito ha raggiunto oltre 77.000 visite, di cui oltre il 33% proveniente dal pubblico di riferimento (tra i 25 e i 34 anni). Le varie piattaforme e i messaggi chiave della campagna hanno creato una forte community di persone affette dalla malattia, ma anche di pubblico generale.

Il successo dei primi 6 mesi ha permesso di trasformare una campagna di un mese in un momento lungo una vita. La campagna è ora al suo terzo anno ed è proiettata verso un futuro di successi.